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Governo ricorre al TAR. Comune di Amendolara interviene al fianco di Jole Santelli

Governo ricorre al TAR. Comune di Amendolara interviene al fianco di Jole Santelli
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Il Comune di Amendolara si schiera al fianco di Jole Santelli, nel giudizio intentato dal Governo centrale presso il TAR Calabria contro l’ordinanza del 29 aprile 2020 a firma della presidente della Regione Calabria recanti “Disposizioni relative alle attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, attività sportive e amatoriali individuali e agli spostamenti delle persone fisiche nel territorio regionale”, e nella fattispecie al suo punto 6, nel quale è stato disposto che a partire dalla data di adozione
dell’ordinanza, sul territorio della regione Calabria, è  “consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismi con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto”. Pertanto il Comune di Amendolara, unico ad avviare una azione simile a sostegno della Regione Calabria, su impulso del sindaco Antonello Ciminelli, ha deciso di intervenire a sostegno della Regione Calabria affidando l’incarico legale agli avvocati Giancarlo Pompilio del Foro di Castrovillari e Claudia Parise del Foro di Cosenza per un importo complessivo di mille euro. La suddetta iniziativa è stata cristallizzata in un’apposita delibera di Giunta Comunale del 6 maggio 2020. «Il compenso di mille euro – specifica il sindaco e avvocato Ciminelli – rappresenta evidentemente una cifra simbolica», che sarà corrisposta con le indennità di carica dello stesso primo cittadino e del presidente del Consiglio Comunale, Angelo Soldato.

«L’ordinanza regionale è legittima e risponde agli interessi economici della Calabria», riferisce il sindaco Ciminelli. L’atto di intervento presso il TAR presentato dal Comune di Amendolara sottolinea come l’ordinanza regionale in esame «non cozza contro le disposizioni del DPCM del 26 aprile 2020 ma le specifica in relazione alla situazione epidemiologica regionale». E ancora, il documento sottoscritto dai due legali che difendono il Comune di Amendolara nella persona del sindaco Ciminelli, ritenendo infondato il ricorso del Governo centrale, evidenzia una «illegittimità sub specie di eccesso di potere sotto diversi aspetti». Infatti il sindaco Ciminelli condanna fermamente la pratica – considerandola «incostituzionale» – del continuo ricorso ai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, gli ormai famosi DPCM, per governare seppure in una situazione emergenziale. Neppure un’altra eccezione «non coglie nel segno – si legge nell’atto di intervento a sostegno dell’ordinanza a firma della presidente Santelli -.  In primo luogo in ragione della esiguità della disposizione di allentamento “incriminata”. In definitiva, si sta discorrendo di tavoli all’aperto con rispetto delle distanze ed obbligo di mascherina».

In buona sostanza, sostengono gli avvocati Pompilio e Parise nell’interesse del Comune di Amendolara – «l’ordinanza appare del tutto conforme alla normativa vigente, in quanto emanata dal Presidente della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 32, co. 3, Legge del 23/12/1978, n. 833. Ai sensi di tale disposizione “il Ministro della sanità può emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, con efficacia estesa all’intero territorio nazionale o a parte di esso comprendente più regioni”, nonché “nelle medesime materie sono emesse dal presidente della giunta regionale e dal sindaco ordinanze di carattere contingibile e urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale”.

Vincenzo La Camera

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giuseppe pagano
giuseppe pagano
4 anni fa

E’ molto strana e,quindi,poco comprensibile questa iniziativa del Comune di Amendolara.La cosa si presta a numerose spiegazioni che in ogni caso lasciano molta perplessità alla opinione pubblica.Tutto si può e tutto si rispetta ma questa ultima uscita dell’Amministrazione Comunale lascia intravedere l’eccessivo protagonismo che affligge negli ultimi tempi il Sindaco del Paese delle Mandorle.La regione Calabria e nella fattispecie il suo Governatore non hanno bisogno di essere difesi o sostenuti da questo o quel paese.La Santelli rappresenta tutti i calabresi e la Regione Calabria è fornitissima di Legali che quotidianamente si occupano di tutte le problematiche giuridiche dell’Ente.Le mille euro,non me ne voglia il mio caro Sindaco, rappresentano solo e semplicemente uno spreco,una sorta di res nullius ovverosia una normale bolla di sapone.Strano rimane anche la non partecipazioni di tutti gli altri Consiglieri di Maggioranza all’iniziativa sotto il profilo contribuitivo.Le Comunali sono vicine e si vede.

Fausto Capua
Fausto Capua
4 anni fa

Il sindaco Ciminelli con propria ordinanza vieta l’ingresso ad Amendolara ai non residenti, e via Facebook ai cittadini di Oriolo e poi si schiera a fianco della Santelli ?
Esempio di coerenza !!!
Fausto Capua