Calabria nell’Area Rossa. Nuovi divieti per contenere il Coronavirus

Da domani (venerdì) la Calabria sarà Area Rossa. Rientra, infatti, tra le regioni considerate più a rischio insieme a Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato ieri (mercoledì 4 novembre), in conferenza stampa a Palazzo Chigi, le nuove misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Innanzitutto, l’individuazione di tre aree di criticità del Paese e le principali misure restrittive previste dal nuovo DPCM che entrerà in vigore domani 6 novembre. Area gialla, per le regioni in cui il rischio è considerato minore, in cui rientrano: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto; area arancione in cui il rischio è considerato alto, in cui si trovano Puglia e Sicilia, e l’area rossa. Le misure generiche dureranno fino al 3 dicembre, mentre le restrizioni per ogni fascia due settimane.
Nel caso della zona rossa e, dunque, della Calabria, è vietato ogni spostamento, da una Regione all’altra, da un comune all’altro, e anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi orario, tranne che per esigenze lavorative, per necessità o motivi di salute. Consentiti gli spostamenti strettamente necessari legati alla didattica in presenza, se consentita. Permesso il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.
Chiusi tutti negozi al dettaglio tranne farmacie, parafarmacie, alimentari, generi di necessità (pulizia ed igiene della persona, profumerie, vendita bici ed articoli sportivi e per il tempo libero, concessionarie auto e moto e pezzi di ricambio, cartolerie e prodotti per uffici, materiale per ottica e fotografia, prodotti elettronici, audio e video e computer, ferramenta, vernici, vetri e prodotti per costruzioni, confezione e calzature per bambini, piante e fiori, biancheria personale, prodotti per l’agricoltura e giardinaggio, negozi di vendita animali ed alimenti per animali domestici, giochi e giocattoli in esercizi specializzati, articoli per illuminazione e sistemi di sicurezza, articoli medicali ed ortopedici, saponi e detersivi, articoli igienico sanitari, combustibili). Chiusi i mercati tranne quelli alimentari. Consentito il commercio al dettaglio ambulante, non quindi i mercati, di prodotti alimentari, piante e fiori, ortofrutta, prodotti ittici, carne, profumi e cosmetici, saponi, detersivi e saponi, confezioni e calzature per bambini, biancheria.
Aperte edicole, tabaccai, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. Sospese le attività di ristorazione – bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie – ma resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio senza limiti e, fino alle 22, la ristorazione con asporto. Divieto di consumare sul posto o nelle adiacenze. Per quanto riguarda la Scuola, sospese le attività didattiche in presenza. Solo negli asili, nella Primaria e nel primo anno della Secondaria di primo grado resta possibile la presenza. Consentito svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione, indossando la mascherina e rispettando il distanziamento di un metro. Sì all’attività sportiva all’aperto e individuale. I datori di lavoro limitano la presenza nei luoghi di lavoro solo alle attività indifferibili Ritorna l’autocertificazione obbligatoria il cui modulo è scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno.
Federica Grisolia
(immagine dal sito ufficiale del Governo)