Castrovillari. Sindaco: «Calabria in zona rossa. Si intervenga subito sulle criticità»
Durante il Consiglio comunale di Castrovillari tenutosi ieri (giovedì 5 novembre), è stato predisposto e deliberato un Ordine del Giorno con cui si chiede al Presidente della Repubblica, al Governo nazionale e regionale, di intervenire «sulle criticità che hanno determinato l’adozione dell’ordinanza del Ministro della salute, con collocazione della Calabria in zona rossa». E’ quanto dichiara il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito.
Il provvedimento richiesto è quello di: «aumentare immediatamente i posti in terapia intensiva in Calabria; utilizzare gli ospedali chiusi dopo la razionalizzazione della rete ospedaliera destinandoli ai ricoveri dei contagiati covid; creare una task force per l’attuazione immediata degli interventi finanziati per la Calabria da parte del governo affidandone la realizzazione, eventualmente, alla protezione civile con poteri speciali; destinare risorse specifiche per le famiglie e attività economiche della regione Calabria ingiustamente ed incolpevolmente colpite da una collocazione in zona rossa per responsabilità di una scellerata politica sanitaria che ci vede commissariati da 10 anni, con commissariamento ulteriormente prorogato».
Dalla protesta alla proposta, dunque. Durante il Consiglio comunale, infatti, è stata accolta una delegazione di commercianti preoccupati per le proprie attività, per le proprie famiglie e per i propri dipendenti. «Una protesta composta – l’ha definita Lo Polito -. Inaccettabili invece gli assembramenti che generano pericoli. Ancora più pericoloso – aggiunge il sindaco – il populismo spicciolo di chi, inserendosi tra le giuste recriminazioni, si avventura in disquisizioni di carattere costituzionale pretendendo un conflitto di interessi tra un comune ed il governo a proposito dell’ordinanza del ministero della salute e vagheggiando di impugnazioni e disapplicazioni».
Lo Polito sottolinea, infine, la situazione difficile in cui versa la Calabria, dovuto, oltre al numero crescente dei contagi, anche ai ritardi impressionanti sui risultati dei tamponi che minano il tracciamento dei contatti.
Federica Grisolia