Rossano. «Chiudere reparto Coronavirus. A Trebisacce e Cariati i Covid Hospital»
“Non volevamo essere Cassandra quando in tempi non sospetti, nell’aprile scorso, sostenevamo che il Polo Covid dello spoke di Corigliano-Rossano avrebbe potuto rappresentare la pietra tombale della sanità pubblica della Sibaritide. E così purtroppo è stato. Il presidio “Giannettasio” di Rossano dopo l’attivazione del reparto per malati di coronavirus è diventato un covo di infezione. Una vera e propria bomba sanitaria senza controllo. Si sono moltiplicati i contagi e non passa giorno, ormai, che non vengano fuori casi di pazienti, di medici ed infermieri che si positivizzano”. Lo sostengono i consiglieri di minoranza di Corigliano-Rossano: Vincenzo Scarcello, Raffaele Vulcano e Gennaro Scorza per il gruppo consiliare “Unione di Centro”; Adele Olivo per il gruppo consiliare “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”; Costantino Baffa per il gruppo consiliare “Lega Salvini”; Luigi Promenzio per il gruppo consiliare “Civico Popolare”; Rosellina Madeo per il gruppo consiliare “Fiori d’Arancio”; Francesco Madeo per il gruppo consiliare “Gente di Mare”; Aldo Zagarese per il gruppo consiliare “Partito Democratico”
“Ormai è chiaro anche alle pietre: il Polo Covid del “Giannettasio” deve essere subito chiuso e trasferito altrove. Oggi non facciamo altro – dichiarano – che ribadire una volontà unanime dei cittadini. E siamo consapevoli che sull’inopportunità di un reparto così complesso e strutturalmente così poco organizzato siano d’accordo anche pezzi della maggioranza.
Secondo i consiglieri di minoranza della Città Unica bisognerebbe puntare alla riapertura degli ospedali di Cariati e Trebisacce da destinare, per il momento, a Covid Hospitali. “Serve subito fare pressione, in modo unanime e convinto – dicono – sull’Asp di Cosenza. Solo così potremmo “bonificare” gli ospedali spoke e renderli nuovamente fruibili ai tantissimi cittadini affetti da altre patologie che non si recano più nelle strutture sanitarie per paura di essere infettati dal Covid.
Vincenzo La Camera