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Cucciola di capriolo salvata dai cani randagi

Cucciola di capriolo salvata dai cani randagi
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“Sentir piangere un piccolo di capriolo è una delle cose più struggenti a cui si possa assistere se poi ti accorgi che la bestiolina è anche circondata da cani randagi affamati l’unica cosa che ti viene da fare è quello di correre verso di lei e prenderla in braccio anche se sai che questo tuo gesto quasi sicuramente le farà perdere la sua naturale e non più recuperabile selvatichezza”, è quanto ha commentato chi ha assistito al singolare episodio avvenuto lunedì.

Il 31 maggio a San Giovanni in Fiore, nel Parco Nazionale della Sila, Pasquale sollecitato dalle urla della figlia e dai guaiti del proprio cane si accorge che nel bel mezzo della strada statale 107, che attraversa come una lama da nord a sud il Parco Nazionale della Sila, una piccola di capriolo, allontanatasi dalla propria madre, è circondata da quattro cani randagi che le abbaiano contro ed in procinto di azzannarla. La bestiolina cerca di scappare attraversando più volte la sede stradale zigzagando tra le auto che sfrecciano a velocità sostenuta sull’arteria stradale. Viene recuperata mentre piange ed è visibilmente impaurita vengono attivati i CC Forestali del Reparto P.N. Sila e a seguire quelli del Reparto Biodiversità di Cosenza al fine di trovarle un posto sicuro. La piccola di capriolo, senza la mamma, ha trascorso la notte in tranquillità succhiando il latte che le è stato somministrato, è stata successivamente portata presso il centro visita del Cupone nel comune di Spezzano della Sila Camigliatello Silano dove le è stata assegnato un recinto al coperto tutto per lei tra balle di fieno e paglia. La visita del veterinario ha fatto emergere che gode di buona salute.

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