Elezioni comunali di primavera a Trebisacce: mancano circa sei mesi all’apertura delle urne (Comune attualmente commissariato in seguito alle dimissioni del sindaco e dei consiglieri per indagine in corso sul primo cittadino, ndr) ma c’è chi ha deciso di anticipare i tempi della campagna elettorale per prendere vantaggio rispetto alla concorrenza che, da quanto si vocifera, dovrebbe essere abbastanza folta e agguerrita. Il primo gruppo ad uscire allo scoperto e ad annunciare la prima uscita pubblica è stato il movimento politico, civico e popolare denominato “Trebisacce 2030” che domani, mercoledì 22 dicembre, esordirà ufficialmente presentando i protagonisti dell’iniziativa e il proprio progetto politico. Progetto politico che, da quanto si legge nella prima comunicazione ufficiale, mira ad un radicale cambiamento di uomini e di metodi rispetto al passato. “Il Movimento  fanno sapere i promotori – si propone una netta discontinuità con il passato, al fine di determinare una rottura del sistema delle logiche familistiche e clientelari e che interpreti il ruolo politico-istituzionale come servizio e non come mera gestione del potere ed esercizio del comando che finora ha prodotto conseguenze nefaste sulla stessa tenuta civile e democratica del tessuto sociale della città”.

Si tratta, da quanto si apprende, di un progetto ambizioso e futuristico che mira a ridisegnare, attraverso il metodo della democrazia partecipata e del gioco di squadra che valorizzi le competenze dei singoli, la geografia politica locale, con una prospettiva di lungo respiro che sia in grado di programmare la crescita sociale e culturale della comunità con lo sguardo rivolto al 2030. “Dunque – informa l’ispiratore del Movimento, Andrea Petta, già assessore e vice-sindaco nella prima Giunta-Mundo e consigliere “indipendente” nella seconda – puntiamo ad una gestione della cosa pubblica improntata a criteri di imparzialità, di trasparenza e di equità, che obbedisca a criteri di efficienza, efficacia, tempestività, correttezza, che ponga in essere politiche attive di lotta alle disuguaglianze, alle discriminazioni, ai privilegi”.

A firmare il documento, insieme ad altri 17 cittadini, lo stesso Andrea Petta e inoltre Marco De Paola, Aldina De Luca, Pietro Paladino, Paolo Basile, Felice Gualtieri, Emmanuel Mineo, Giovanni De Giovanni, Ermelinda Mazzei, Giuseppe Laudonia, Sandro Rescia, Giacinto Licursi, Francesco Damiano, Giuseppe Carbonara, Enzo Aggazio, Pina Fazio, Leonardo Tufaro e Luciano Marino.

Pino La Rocca