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Alto Jonio nella morsa dei contagi. Difficoltà nella gestione emergenza. Covid ne approfitta

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Crescono i contagi da Covid-19 In Calabria e quindi anche nei comuni dell’Alto Jonio con amministratori comunali e Asp al lavoro per cercare di arginare il virus mediante un tracciamento che mai come ora risulta alquanto complicato; sia per i ritardi con i quali i risultati dei tamponi positivi vengono comunicati ai sindaci ma anche perché spesso e volentieri tanti contatti di positivi non si auto dichiarano tali permettendo così al virus di continuare a circolare. Senza dimenticare, inoltre, che le nuove quarantene devono essere gestite anche in base alle varie dosi di vaccino che il soggetto ha ricevuto. I medici delle Usca sono sotto pressione per l’enorme mole di lavoro per la gestione delle quarantene e tanti addetti ai lavori si appellano alla dirigenza dell’Asp di Cosenza al fine di ottenere un potenziamento nell’organico. 

Nel frattempo accade sovente che qualcuno che risulta positivo al tampone rapido non si isola volontariamente in attesa della comunicazione ufficiale della sua positività associata all’ordinanza di quarantena. Se poi aggiungiamo il groviglio di regole – previste nell’ultimo decreto – per la gestione dei casi positivi e dei loro contatti, è facile capire come la variante Omicron stia seminando contagi, molti dei quali risultano sommersi. Probabilmente per questo motivo i bollettini sui contagi diramati dai vari Comuni possono risultare non sempre aggiornati. Intanto ancora oggi però si fa una certa confusione tra tamponi rapidi e molecolari. Dalle ultime direttive governative i due test sono stati ormai equiparati e pertanto dovrebbe sufficiente anche un tampone rapido negativo, dopo i giorni stabiliti, per permettere ad soggetto risultato in precedenza positivo al Covid di potersi vedere revocata la quarantena: a patto che il risultato di questo test giunga sui terminali delle Asp. Anche se dalle ultime informazioni scientifiche accreditate sembrerebbe che di fronte alla variante Omicron i test rapidi lascino qualche perplessità, soprattutto se eseguiti prima dei cinque giorni dal contatto diretto con un positivo. Pertanto alla luce di tutte queste criticità la situazione è davvero in evoluzione e la parola d’ordine è prudenza. Ogni cittadino, oltre ai protocolli ministeriali, dovrebbe avere il buon senso di gestire la propria quotidianità non dimenticando mai di trovarsi in pandemia. Anche se il buon senso, valore che il Covid avrebbe dovuto forse accrescere, sembra essere destinato a restare una virtù per pochi.

Tanti comuni, nel frattempo, per cercare di capire in che modo circoli il virus sul proprio territorio si affidano comunque a screening comunitari mediante tamponi antigenici rapidi. Amendolara ne ha svolto un primo, mercoledì 5 gennaio, e ne ha programmato un secondo per sabato 8 gennaio con la minoranza consiliare che in queste ore chiede che sia proprio il Comune a farsi carico delle 15 euro per il costo del singolo test. Screening gratuito invece a Rocca Imperiale per il personale scolastico, alunni compresi, da tenersi giorno 8 gennaio. Nel “Paese dei limoni e della Poesia” i contagi aumentano attestandosi in queste ore sulla cinquantina, così come ad Amendolara, dalle ultime informazioni ufficiali pervenute. Ma in entrambi i comuni dovrebbero attestarsi, almeno, sui 60/70 a testa. Più di 130 tamponi rapidi sono stati processati invece ieri (giovedì) nel borgo montano di San Lorenzo Bellizzi – anche qui durante uno screening gratuito – con esito negativo per tutti. Al momento a San Lorenzo ci sarebbero sei soggetti positivi al Covid-19. A Roseto Capo Spulico sarebbero invece 8 i positivi (almeno sino due giorni fa) da tampone molecolare. «Ma siamo a conoscenza di altri casi risultati positivi al tampone rapido», specificano dal Comune. Ore decisive queste per la situazione scuola che al momento resta chiusa per ordinanza regionale sino al 9 gennaio. Ma non è escluso che in più comuni – per effetto di ordinanze sindacali – l’interruzione dell’attività didattica in presenza possa essere prorogata.

Vincenzo La Camera

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