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Villapiana. Casa di Comunità nella zona industriale. Minoranza contraria

Villapiana. Casa di Comunità nella zona industriale. Minoranza contraria
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di Pino La Rocca – Realizzare un presidio sanitario come la Casa di Comunità nel perimetro dell’area industriale non è la soluzione migliore. La pensa così, indicando una soluzione alternativa, il gruppo di Minoranza “Insieme per Villapiana (che nel recente passato aveva fatto una proposta a riguardo [LEGGI]) il cui capogruppo Domenico Filardi, ha contestato la scelta fatta dall’esecutivo comunale di acquistare un immobile situato nella zona industriale di Santa Maria per realizzarvi la “Casa della Comunità” assegnata al Comune di Villapiana e da realizzarsi con i fondi del Pnrr. Come è infatti noto nella Misura 6 del Pnrr Europeo, al Comune di Villapiana è stata assegnata la somma di 1milione e 600mila euro per realizzare una Casa di Comunità, una sorta di Poliambulatorio di livello comprensoriale all’interno del quale, oltre ai prelievi, vengono erogati servizi di medicina territoriale attraverso l’utilizzo h/24 di medici di famiglia, di specialisti, di infermieri e di attrezzature diagnostiche.

Bene, dove realizzare questo presidio sanitario? Secondo quanto riferisce appunto Filardi, il sindaco si era impegnato a convocare i gruppi politici, le parti sociali ed i medici di base per discutere insieme la migliore soluzione realizzativa. “E invece – secondo quanto scrive lo stesso Filardi – sabato 21 maggio, come integrazione all’o.d.g. dell’ultimo Consiglio Comunale, ci è stata recapitata un’integrazione con cui viene autorizzato l’acquisto di un immobile situato nella zona industriale di Villapiana per la realizzazione della Casa della Comunità. Come gruppo di Minoranza – scrive Filardi – pensiamo che un presidio sanitario al servizio non solo del Comune di Villapiana ma di un intero comprensorio costituito dai comuni di Trebisacce, Plataci, Francavilla, Cerchiara di Calabria e San Lorenzo Bellizzi, non possa sorgere in una zona industriale adiacente a impianti di trattamento dei rifiuti e/o di lavorazione di materiale bituminoso”.

Intanto la Minoranza ha anche chiesto, e per la verità ottenuto, l’inserimento in Delibera di Consiglio di una seconda ipotesi prevista dal Piano, cioè quella di individuare un terreno di proprietà comunale sul quale realizzare una struttura ex novo. “Ma abbiamo anche chiesto – conclude il capo-gruppo di “Insieme per Villapiana” Domenico Filardi – e ce ne faremo promotori nei confronti della Maggioranza Consiliare e del sindaco, affinché si intavoli una discussione con i cittadini di Villapiana e con i Sindaci dei comuni limitrofi perché pensiamo che un tema così delicato non può non essere condiviso con la cittadinanza e con chi è destinatario dei succitati servizi….”.

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