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In sella a Furia per tutta l’Italia. Cristian fa tappa a Roseto

In sella a Furia per tutta l’Italia. Cristian fa tappa a Roseto
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di Federica Grisolia – Come un templare dinanzi al Castello di Roseto Capo Spulico. E’ arrivato questa mattina (sabato 28 maggio), in sella al suo fido amico Furia (che non è il Cavallo del West di Mal), il quarantenne travel blogger Cristian Moroni, che, un anno fa, esattamente il 24 maggio 2021, è partito dal suo paese Roccasecca dei Volsci, in provincia di Latina, per percorrere l’intero perimetro della Penisola italiana con il suo cavallo. Un’impresa originale per dare una svolta alla sua routine. Ha risalito la costa Tirrenica fino a Ventimiglia, per poi percorrere l’arco alpino. Ha fatto tappa a Verona, prima di proseguire per Trieste, Venezia, l’Adriatico, Ancona, direzione Sud. E, ancora, la Puglia, Bari, San Giovanni Rotondo, Santa Maria di Leuca – solo per citare qualche località – fino ad arrivare, tre giorni fa, in Basilicata e in Calabria.

Dopo aver immortalato, ieri (venerdì), con una foto sui social – un vero e proprio diario di viaggio – la sua presenza e quella di Furia a Mortegiordano Marina, proprio questa mattina, i due inseparabili avventurieri sono arrivati a Roseto Capo Spulico. Ad accogliere Cristian e Furia, la delegata Francesca Perla, che ha coordinato l’iniziativa, insieme alla Polizia Municipale con Caterina Napoli e il dipendente Mario Russo, e Alessandra Farina con la mamma Silvana Alfano. Un comitato di accoglienza, a dimostrazione del senso di ospitalità e di accoglienza.

Un viaggio lento e riflessivo lungo un anno, senza fretta, per consentire al cavallo di recuperare energie, in un rapporto empatico tra i due. Tanta la solidarietà riscoperta da parte della gente incontrata durante il viaggio, che non ha esitato a dare una mano per sbrigare eventuali contrattempi, anche quando scarseggiavano i risparmi. Dal fruttivendolo al fornaio, ai gestori del bar, fino ai maniscalchi. E proprio a loro Cristian ha detto “grazie” con un post sui social. “Dodici mesi di viaggio, dodici maniscalchi, dodici ferrature. Siete stati eccezionali”. Riscoprire, così, le bellezze d’Italia, ma soprattutto delle cose più semplici e dei valori più autentici. E, ora, si torna in sella.

 

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