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Trebisacce, gestione verde pubblico. Minoranza chiede un bando. «Basta improvvisazione»

Trebisacce, gestione verde pubblico. Minoranza chiede un bando. «Basta improvvisazione»
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di Pino La Rocca – Gestione del verde pubblico a Trebisacce: la Minoranza contesta all’esecutivo comunale di procedere all’insegna dell’improvvisazione e con carenza di professionalità e, scaduta ormai da mesi la Convenzione con l’impresa precedente, propone la pubblicazione di un Bando ad evidenza pubblica che coinvolga figure professionali idonee a supportare la concessionaria del servizio. A muovere critiche su questa presunta criticità è stato il gruppo di Minoranza “Insieme si può” che dopo aver richiamato un precedente intervento sullo stesso tema, attraverso una nota stampa sottoscritta dai consiglieri Antonio Aurelio e Domenica De Marco, ha accusato l’Amministrazione Comunale di “utilizzare slogan e comunicazioni prive di fondamento, di procedere con interventi frammentari e privi di coordinamento disattendendo le esigenze dei cittadini e delle imprese locali” ed ha impegnato il sindaco Aurelio e la Giunta ad adottare un Piano ad evidenza pubblica per il verde, con annesso un apposito Regolamento e un Programma di promozione del verde pubblico urbano.

In realtà le abbondanti e ricorrenti piogge di questa strana primavera hanno provocato una crescita abbondante e inusuale di erbacce ai margini delle strade, tanto che, a distanza di pochi giorni l’erba torna a crescere in modo diffuso e rigoglioso per cui è necessario ripetere più volte l’intervento di taglio e pulizia. “È assolutamente inutile e fuori luogo – scrivono i due consiglieri di Minoranza Domenica De Marco e Antonio Aurelio – promuovere un progetto di affidamento e gestione delle aiuole pubbliche se a monte non esiste un Piano ed un Regolamento del verde pubblico. Una politica simile, fatta solo di micro-affidamenti, finisce per accentuare la già palese disorganizzazione del settore e risulterebbe – sempre a giudizio dei consiglieri Aurelio e De Marco – solamente uno sperpero di risorse pubbliche pari a circa 110 mila euro in soli nove mesi. Da qui, secondo il gruppo di Opposizione “Insieme si può”, la necessità di “voltare pagina e mettere al bando l’improvvisazione… perché una simile politica non porta da nessuna parte se non a spendere palesemente di più e male ed a favorire il clientelismo”.

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