Crosia. Dopo nove anni dissequestrato il depuratore
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“Il Tribunale di Castrovillari con sentenza emessa dal Giudice monocratico dott. Luca Fragolino nell’udienza di giovedì 9 novembre scorso, al termine di una lunga vicenda giudiziaria, ha assolto il sindaco del Comune di Crosia Antonio Russo, perché “il fatto non è previsto dalla legge come reato” e dalle residue imputazioni perché “il fatto non costituisce reato”, il responsabile dell’area tecnica Luigi Lepera e il gestore dell’impianto. Inoltre, è stato disposto il dissequestro dello stesso impianto di depurazione. Dopo nove anni si chiude, di fatto, una triste vicenda per la città e per l’Amministrazione comunale con una sentenza che restituisce giustizia”. E’ quanto riporta una nota stampa del Comune di Crosia, nel Basso Jonio Cosentino.
I fatti contestati si riferiscono al 2014, dopo appena un mese dall’insediamento del sindaco Russo in cui erano state ravvisate presunte irregolarità nella gestione dell’impianto di depurazione del Comune ionico per il cattivo funzionamento del carroponte e con conseguente scarico delle acque non a norma, che avevano condotto anche al sequestro del sito di Contrada Pantano. “Il Tribunale – da come riporta la nota di Palazzo di Città – ha accolto in pieno le tesi difensive secondo cui la rottura improvvisa del carro ponte non poteva essere addebitata al sindaco che ad appena un mese dall’insediamento della giunta del Comune di Crosia, si era attivato per l’approvazione di una delibera che disponeva un intervento urgente di ripristino del carro ponte e provvedere a quanto necessario per il corretto funzionamento dell’impianto”. Con la sentenza di venerdì scorso, inoltre, il giudice ha anche disposto il dissequestro e la restituzione dell’impianto al proprietario e cioè il Comune stesso.