di Vincenzo La Camera – Nel paese di Montegiordano, nell’Alto Jonio Cosentino, si sta lavorando per un nuovo marcatore identitario. Dopo i murales e i diversi centenari presenti nel borgo che certificano la qualità della vita, spazio ora alla gastronomia di qualità con il tartufo “Scorzone nero estivo di Calabria”. Infatti il territorio di Montegiordano sembra essere un vero scrigno di questo particolare tipo di fungo, tanto da spingere l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Rocco Introcaso, ad attivarsi per intraprendere un percorso scientifico – grazie agli studi della biologa Maddalena Pace –  che dovrà condurre al riconoscimento del prodotto con il marchio De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), individuando quegli elementi organolettici distintivi del tartufo locale.

Si apre così un ventaglio di opportunità per il paese di Montegiordano anche in chiave turistica e commerciale, elementi indispensabili per combattere lo spopolamento dei piccoli borghi. In questa ottica si muove l’azione imprenditoriale di Egidio Sassone, pioniere sul territorio, che ha inaugurato proprio a Montegiordano uno stabilimento. Un primo passo verso la creazione di una filiera pronta ad accogliere nuove imprese agricole disposte ad investire in questo settore, supportati dal Comune e dai bandi del GAL Sibaritide, così come anticipato dal direttore Franco Durso.

«Dobbiamo ripensare il nostro rapporto con la terra, la sua gestione e valorizzazione – ha commentato il sindaco Introcaso (nella foto in piedi con Sassone) -. Montegiordano può diventare un esempio virtuoso di come una comunità, grazie a un prodotto scoperto quasi per caso, può generare valore, occupazione e prospettive di sviluppo sostenibile».