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Neonata rapita e ritrovata a Cosenza. Il racconto del capo della Squadra Mobile

Neonata rapita e ritrovata a Cosenza. Il racconto del capo della Squadra Mobile
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Bambina ritrovata a Cosenza, parla il dirigente della Polizia, il capo della Mobile di Cosenza Gabriele Presti: “È stata una scena quasi surreale, i rapitori avevano organizzato una festa con i parenti per il bambino”.

È intervenuto questa mattina ai microfoni di Storie Italiane su Rai 1 Gabriele Presti, il dirigente della Polizia di Stato che ha raccontato il piano che ha portato all’arresto della coppia accusata di aver rapito una bambina appena nata da una clinica a Cosenza: “Abbiamo fatto partire una squadra e un team, il procuratore D’Alessio ha messo in campo a tutto spiano tutti i nostri strumenti per ricostruire la vicenda – si legge in una nota stampa -. Abbiamo ascoltato i familiari che hanno visto la scena e consultato tutti i sistemi di videosorveglianza. Questo si è rivelato assolutamente determinante perché da lì siamo riusciti a individuare quale fosse questa coppia, formata da un uomo dai tratti stranieri e ricostruire dove potessero essere e dove abitavano”.

“Individuata la coppia ci siamo recati presso la loro abitazione”, ha poi continuato, “lì la scena quasi surreale: la coppia stava festeggiando con i parenti più stretti l’arrivo a casa di quello che era un figlio, un nipote, accolto con ornamenti e ritualità di quella che doveva essere una festa. Una pantomima messa in atto dalla coppia che aveva già simulato da qualche tempo la gravidanza e tutti quelli che sono i contorni e quello era l’atto finale che coronava il castello di carta. Avevano preparato il corredo per un neonato di sesso maschile mentre in realtà è apparso subito che fosse una femmina”.

“Messi alle strette hanno in parte ammesso le loro responsabilità”, ha poi concluso, “noi abbiamo potuto permettere che la bambina ricevesse le cure del caso e potesse riabbracciare la madre. Subito hanno provato a mitigare, giustificando il fatto con gravidanze che non erano andate a buon fine. Le indagini proseguono per approfondire tutti gli aspetti, eventuali tentativi della coppia di mettere in atto il piano, ma non ci sono collegamenti con la coppia, è stato tutto casuale”.

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