Trebisacce, candidatura Vitola alla Camera. Sel e Udc: «Scelta incoerente»
Evidente imbarazzo sulla candidatura dell’assessore di Trebisacce Vitola con il centrodestra da parte dei partiti che sorreggono l’attuale esecutivo di centrosinistra. Ecco la nota del Circolo di SEL che «ritiene incoerente e politicamente inopportuna la scelta dell’assessore di candidarsi con il centrodestra. Inopportuna, – si legge nella nota – perché espone il sindaco, consigliere provinciale del centrosinistra, ad un evidente imbarazzo politico e incoerente, perché alle ultime amministrative era candidato con il centrosinistra. Vorremmo ricordare – aggiunge la nota – che sui palchi dei comizi sventolavano le bandiere del PD, di SEL e del PSI e che esponenti di rilievo di questi tre partiti avevano sostenuto pubblicamente la nostra lista. Ci sta – si legge ancora – che si dica che Vitola era candidato come indipendente, ma una cosa è essere indipendente, altra cosa è candidarsi in una lista che sostiene Berlusconi, sponsorizzata da Scopelliti, responsabile della chiusura del nostro ospedale, come ricordato dallo stesso Vitola durante i suoi comizi. E’ chiaro – conclude la nota di Sel – che non presteremo il fianco all’opposizione che ha dimostrato incoerenze ben più gravi, né metteremo in discussione la maggioranza che amministra Trebisacce, ma non potevamo non stigmatizzare comportamenti che alimentano la delusione verso la politica ed il distacco verso le istituzioni. Vitola potrà, ovviamente, continuare a fare l’assessore, ma dovrà spiegare ai cittadini come si può stare con Mundo a Trebisacce e con Scopelliti nel Grande Sud».
«Ritengo superfluo commentare la scelta compiuta da Vitola di candidarsi nella lista “Grande Sud”, perché lui stesso, in una recente dichiarazione, si è auto-definito un “battitore libero”, definizione che di certo lo preserva da qualsiasi giudizio politico». E’ il giudizio critico espresso dal consigliere di Minoranza (UDC) Davide Cavallo. «Ritengo sia inammissibile, per gli elettori del centro-sinistra, assistere all’indifferenza con cui tale compromesso politico è stato accettato dai rappresentanti di quei partiti, il sindaco in primis, che hanno fatto dei degli ideali di sinistra il loro cavallo di battaglia durante le scorse elezioni comunali. Ironia della sorte vuole, – conclude il coordinatore dell’UDC – che tutto questo succede a pochi giorni dall’ultimo consiglio comunale, nel corso del quale il Vitola mi apostrofava dandomi dell’“intruso”, con successiva difesa d’ufficio del sindaco. Mi si consenta di dire che oggi, con questa candidatura, forse è lui l’intruso”».
Pino La Rocca